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Serie TV

Baby Reindeer (Netflix 2024)

Può una vittima innamorarsi del proprio stalker? Questa è la domanda a cui cerca di rispondere Baby Reindeer. Scopriamo di più in questa recensione.

Ammetto di essermi approcciato a questa serie con non poca diffidenza, sia perché il drammatico non è il mio genere, sia perché la co-protagonista mi metteva i “brividi”.

Donnie (la vittima) vuole fare il comico, anche se la comicità non sembra essere proprio nelle sue corde. Per questo è costretto, per il momento, a lavorare in un bar.

Tutto inizia un giorno, quando nel bar arriva una donna, Martha (la stalker), dall’aria molto triste e senza nemmeno un soldo. Donnie decide quindi, mosso dall’empatia, di offrirle un Thé.

Purtroppo per lui, però, il gesto viene mal interpretato, perché da quel momento avrà inizio, grazie anche ad un paio di battute infelici, il suo incubo.

Martha inizia a chiedere attenzioni, si presenta al bar tutti i giorni, lo segue sul tragitto verso casa, lo tempesta di email.

E per uno strano motivo, che ci verrà chiarito solo alla fine, lo continua a chiamare Piccola Renna (da qui il titolo anglosassone Baby Reindeer).

Credo che ognuno di noi, durante lo scorrere degli episodi, si domanderà: “come avrei reagito se fossi stato al posto della vittima?”.

La sensazione, dopo i primi due episodi, è che Donnie (la vittima) sia un po’ troppo arrendevole, e che quasi “se la vada a cercare”.

Parliamo delle email ad esempio, una domanda che mi sono fatto per tutto il tempo: “perché caspita non ha usato il filtro antispam?”.

Inoltre è interessante sapere che l’intera serie è tratta da una storia vera, in cui Donnie interpreta la parte di sé stesso nella vita reale.

Quante volte abbiamo una possibilità del genere? Quando guardiamo Donnie, le sue emozioni, le sue lacrime, le sue crisi depressive non sono finte.

Scoprire poi che Donnie non è proprio il bravo ragazzo che ci è sembrato all’inizio, ovvero del suo passato con la droga, la sua bisessualità.

Una buona parte degli episodi viene proprio dedicata a raccontare la sua relazione con una donna trans, fra paure, bugie ed ovviamente la presenza di una stalker.

Relazione che purtroppo non prende la piega che ci si aspetterebbe, in quanto sembra molto più preso dalle attenzioni di Martha che, in fondo, sembrano non dispiacergli così tanto.

Non so voi, ma lui è lì davanti a me, questa cosa cambia tutto. È come guardare una sorta di Truman Show dei nostri tempi, dove tutto il dolore e la disperazione del protagonista vengono messi in bella mostra.

Come quando è costretto a raccontare tutta la verità su di se ai suoi genitori, fino a quel momento all’oscuro di tutto. Sembra quasi di essere al suo posto.

La serie vi terrà incollati dall’inizio alla fine, e per tutto il tempo continueremo a chiederci: “Donnie, perché vuoi farti del male?”.

La domanda purtroppo non trova risposta, ed anche dopo lo scontato finale, si rimane con l’amaro in bocca. Come se il nostro protagonista non avesse imparato proprio nulla…

Non fatevi spaventare dal trailer, Baby Reindeer è una di quelle serie da vedere, che vi lascerà il segno.

Questo è tutto, ci vediamo alla prossima recensione su Review Junkie!

Voto: 5 stelle

Sintesi: Storia reale di una vittima di Stalking. Il protagonista della vicenda interpreta se stesso. Altissimo coinvolgimento emotivo dall’inizio alla fine. Assolutamente da vedere.