Jolt: La rabbia femminile che scuote il sistema (recensione)
⭐⭐⭐
In “Jolt”, Kate Beckinsale interpreta Lindy Lewis, una donna che lotta contro un disturbo esplosivo intermittente. Il film solleva interrogativi sulla percezione sociale della rabbia femminile, evidenziando un doppio standard nel modo in cui la società reagisce alla rabbia femminile rispetto a quella maschile.
Lindy Lewis (una straordinaria Kate Beckinsale) soffre di un disturbo esplosivo intermittente: la minima provocazione scatena in lei una furia incontenibile. Per controllarsi, indossa un giubbotto elettroshock, una gabbia per la sua rabbia. Ma sotto questa corazza, Lindy è una donna fragile che desidera solo una vita normale. Kate Beckinsale riesce a rendere appieno la complessità di questo personaggio combattuto.
“Jolt” non si limita a essere un action movie adrenalinico con una protagonista badass. “Jolt” va oltre la semplice azione e propone una critica al modo in cui la società affronta la rabbia, in particolare quella femminile. Lindy, costretta a reprimere la propria rabbia, rappresenta la frustrazione di molte donne che si sentono soffocate da un mondo che le vuole docili e sottomesse. “Jolt” denuncia questa ingiustizia, mostrando come la rabbia femminile venga vista come una pericolosa anomalia, mentre la violenza maschile è spesso tollerata o persino glorificata. Un doppio standard che il film ci invita a mettere in discussione.
“Jolt” non è solo un film di botte e sparatorie. È anche un’opera che sa usare il linguaggio cinematografico per amplificare le emozioni e le tematiche della storia. “Jolt” è un film che pulsa di energia, e gran parte del merito va alla regia di Tanya Wexler, che riesce a dimostrare grande versatilità nella regia, passando con disinvoltura dalle scene d’azione più concitate ai momenti di introspezione più delicati. I combattimenti sono coreografati con maestria e ripresi con uno stile frenetico che ci tiene incollati allo schermo. Ma la regista sa anche creare atmosfere suggestive e intime, giocando con luci e ombre per dare profondità ai personaggi e alle loro emozioni.
E come dimenticare la colonna sonora? Un elemento fondamentale per creare l’atmosfera adrenalinica e al tempo stesso emozionante di “Jolt“. Dominic Lewis, compositore britannico noto per il suo lavoro in film come “Money Monster”, firma una soundtrack eclettica e coinvolgente. Sonorità orchestrali epiche si alternano a ritmi elettronici e rock. Brani come “Far from Normal” e “Bathroom Bitch” accompagnano con perfetta sincronia le esplosioni di rabbia e i momenti di tensione del film. Contribuendo a creare un’esperienza audiovisiva davvero immersiva.
“Jolt” ci cattura fin da subito, trascinandoci in una spirale di violenza e vendetta insieme a Lindy. Pur non presentando una trama particolarmente originale, il film riesce a intrattenere e a far riflettere su temi importanti come la rabbia femminile e il doppio standard della società. Pur essendo un film godibile, “Jolt” presenta qualche debolezza nella caratterizzazione dei personaggi secondari, che risultano un po’ stereotipati. Il finale aperto, invece di chiudere il cerchio narrativo, sembra quasi un escamotage per aprire la strada a un sequel non necessario.
In definitiva, “Jolt” è un film che intrattiene con intelligenza e offre spunti di riflessione non banali. Pur non essendo esente da difetti, come una certa prevedibilità nella trama e personaggi secondari poco approfonditi, il film riesce a distinguersi. Grazie a un’ottima interpretazione di Kate Beckinsale, scene d’azione ben coreografate e una critica sociale sottile ma efficace.
“Jolt” è un film consigliato a:
- Amanti del genere action, in cerca di un film con una protagonista femminile forte e scene di combattimento spettacolari.
- Chi apprezza le commedie nere con un tocco di humor sarcastico.
- Spettatori interessati a film che offrono spunti di riflessione sulla società e sul ruolo delle donne.
“Jolt” potrebbe non piacere a:
- Chi cerca un film d’azione con una trama originale e imprevedibile.
- Chi preferisce film con personaggi secondari ben sviluppati e approfonditi.
- Chi è infastidito dalla violenza, anche se non eccessiva.