Archivi Azione - Review Junkie https://reviewjunkie.net/tag/azione/ Il tuo sito di recensioni Tue, 19 Nov 2024 20:48:51 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.7 https://reviewjunkie.net/wp-content/uploads/2024/11/cropped-file-r1WNzr96g85fZlsM7tsUmXAk-2-32x32.webp Archivi Azione - Review Junkie https://reviewjunkie.net/tag/azione/ 32 32 Deadpool & Wolverine: La recensione più divertente (e cattiva) del Web https://reviewjunkie.net/deadpool-wolverine-la-recensione-piu-divertente-e-cattiva-del-web/ https://reviewjunkie.net/deadpool-wolverine-la-recensione-piu-divertente-e-cattiva-del-web/#respond Tue, 19 Nov 2024 20:48:49 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=725 ⭐⭐ Se siete fan sfegatati di Deadpool e Wolverine, o se siete persone sensibili con un debole per i film

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Se siete fan sfegatati di Deadpool e Wolverine, o se siete persone sensibili con un debole per i film di supereroi, vi consiglio caldamente di NON leggere questa recensione. Potreste rimanere traumatizzati a vita, o peggio, potreste iniziare a dubitare della vostra sanità mentale. Detto questo, se avete voglia di farvi quattro risate (a spese di Ryan Reynolds e Hugh Jackman), accomodatevi pure e preparatevi a un viaggio nel delirio più totale.

Deadpool e Wolverine in coppia in una scena del film

Deadpool & Wolverine: Un film più brutto di Thanos dopo una settimana di campeggio selvaggio senza deodorante

Amici miei, “Deadpool & Wolverine” è un film talmente brutto da far sembrare “Thor: The Dark World” un capolavoro del cinema neorealista. È un insulto all’intelligenza, un pugno nello stomaco (e forse anche un calcio nelle parti basse) per chiunque abbia avuto la sfortuna di vederlo.

La trama, se così si può definire, è un frullatore impazzito di viaggi nel tempo, multiversi che collassano e battute che farebbero venire l’orticaria a un ippopotamo. Wade Wilson, il nostro mercenario chiacchierone preferito, si trasforma in una sorta di Marty McFly sotto acido, viaggiando nel tempo con la precisione di un ubriaco che cerca di infilare la chiave nella serratura dopo una serata al pub. Wolverine, reduce da una crisi di mezza età e da un’overdose di Viagra, sfoggia gli artigli con la stessa grinta di un bradipo in letargo. E la villain, Cassandra Nova, è talmente dimenticabile che probabilmente si è cancellata dalla memoria anche lei.

Cassandra, la cattiva del film

Parlando di superpoteri, qualcuno dica agli sceneggiatori che la capacità di scrivere dialoghi imbarazzanti NON è un dono, ma una maledizione divina. Deadpool, il re della sbruffonaggine, qui spara freddure talmente vecchie che farebbero impallidire persino le mummie egizie. Ogni volta che apre bocca, è come assistere a un gatto che cerca di suonare il pianoforte: un disastro annunciato, ma non puoi fare a meno di guardare.

Ok, devo ammettere che in mezzo a questa montagna di letame cinematografico, c’è un coprolite che brilla di luce propria: i combattimenti e gli effetti speciali non sono malaccio. Wolverine affetta i nemici come se fosse un ninja in un frullatore, Deadpool schiva proiettili con la grazia di una ballerina ubriaca… insomma, tecnicamente non ci possiamo lamentare. Peccato che anche questo unico pregio venga seppellito sotto una valanga di idiozia cosmica. Queste scene d’azione, pur essendo fatte bene, sono più vuote di un politico durante un discorso elettorale, tipo fuochi d’artificio che esplodono in una discarica abusiva. Un sacco di botti e scintille, ma alla fine rimane solo la puzza di bruciato.

Deadpool e Wolverine nella scena della macchina

Ma il vero capolavoro di trash si raggiunge con la scena in cui Deadpool e Wolverine, dopo essersi massacrati a vicenda per tutta la notte (perché, a quanto pare, il loro unico modo di comunicare è quello di trapanarsi il cranio a vicenda), si addormentano beatamente in macchina, l’uno accanto all’altro. Deadpool russa come un tricheco in calore, Wolverine sbava sul finestrino e la macchina sembra un campo di battaglia dopo un’esplosione nucleare. E, diciamocelo, anche loro sembrano annoiati a morte. Probabilmente stavano sognando di essere in un film migliore, magari uno in cui non dovevano recitare battute scritte da un criceto con la sindrome del tunnel carpale.

Ma d’altronde, cosa ci si può aspettare da un film in cui Gambit gioca a poker con la TVA e Blade fa una comparsata di tre secondi per poi sparire nel nulla? Probabilmente anche gli sceneggiatori si sono annoiati a morte durante la scrittura, e hanno deciso di inserire scene a caso nella speranza di svegliarsi dal torpore.

Insomma, “Deadpool & Wolverine” è un film che intrattiene, ma lo fa nella peggiore accezione del termine. È un’orgia di demenzialità e stupidità, un tentativo di trascinare lo spettatore al suo stesso livello di idiozia. Se proprio dovete vederlo, fatelo sotto l’effetto di potenti allucinogeni, almeno avrete una scusa per le allucinazioni che vi perseguiteranno dopo.

P.S.: Evitate di guardare questo film a stomaco pieno, a meno che non vogliate rivedere il vostro pranzo prima ancora di aver finito di digerirlo.

Consiglierei questo film a:

  • Critici cinematografici in cerca di un esaurimento nervoso.
  • Amanti del cinema trash che non si spaventano di fronte a dialoghi imbarazzanti e trame senza senso.
  • Persone che vogliono addormentarsi in fretta e non hanno a disposizione sonniferi.

Non consiglierei questo film a:

  • Fan di Deadpool e Wolverine che si aspettano un film all’altezza dei personaggi.
  • Persone con un QI superiore a quello di una patata.
  • Chiunque abbia un minimo di rispetto per il cinema.

Scena Finale Dopo i Titoli di Coda

Ok, ok, forse sono stato un po’ troppo duro con questo film. In fondo, le due ore sono passate fra una risata (forzata) e l’altra, e anche se ho storto il naso più di una volta, devo ammettere che “Deadpool & Wolverine” ha un suo fascino trash. È come un incidente d’auto: non vorresti guardarlo, ma non riesci a distogliere lo sguardo. E poi, diciamocelo, in un mondo in cui i film di supereroi si prendono sempre troppo sul serio, un po’ di demenzialità non guasta mai.

Trailer Ufficiale

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Brad Pitt superstar in un delirio di azione e humor nero – Recensione di Bullet Train https://reviewjunkie.net/brad-pitt-superstar-in-un-delirio-di-azione-e-humor-nero-recensione-di-bullet-train/ https://reviewjunkie.net/brad-pitt-superstar-in-un-delirio-di-azione-e-humor-nero-recensione-di-bullet-train/#respond Wed, 13 Nov 2024 21:41:42 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=666 ⭐⭐⭐ “Bullet Train” è un film d’azione e commedia con Brad Pitt che non si prende sul serio. David Leitch

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“Bullet Train” è un film d’azione e commedia con Brad Pitt che non si prende sul serio. David Leitch dirige un cast di personaggi folli in un treno proiettile pieno di azione, humor nero e colpi di scena. Un film divertente e adrenalinico, perfetto per staccare il cervello, ma non aspettatevi un capolavoro.

Preparatevi a un viaggio ad alta velocità dove le uniche fermate sono per raccogliere nuovi passeggeri… o per scaricare qualche cadavere! “Bullet Train” è un film che si diverte a prendere in giro le convenzioni del genere action,  con un Brad Pitt in stato di grazia che sembra essersi fatto un corso accelerato di arti marziali e di battute sarcastiche.

David Leitch, il regista che ha trasformato Keanu Reeves in una macchina da guerra in “John Wick”, qui si supera. Le scene di combattimento sono coreografate con una precisione chirurgica (anche se i chirurghi in questo film non se la passano molto bene…), e lo stile di regia è così dinamico che vi verrà il mal di mare anche se siete seduti sul divano.  E non parliamo dei combattimenti corpo a corpo:  Brad Pitt che mena le mani come se non ci fosse un domani è uno spettacolo da non perdere,  soprattutto quando si ritrova a usare una bottiglia d’acqua come arma letale.  Geniale!

Ma non temete, “Bullet Train” non è solo un film per amanti delle scazzottate. È anche una commedia nera che vi farà ridere a crepapelle, con dialoghi che sembrano scritti da Quentin Tarantino dopo una maratona di film di Bud Spencer e Terence Hill.  E i personaggi? Un vero e proprio zoo di figure strampalate e sopra le righe.

Lemon e Tangerine intenti a fissare lo spettatore

C’è Lemon, un killer con la fissazione per “Thomas la locomotiva” (sì, avete capito bene), che analizza le persone in base al personaggio del cartone animato a cui assomigliano.  E il suo gemello Tangerine,  che sembra uscito da un film di Guy Ritchie,  con la sua parlantina e il suo fare da duro.  E poi c’è Prince, la dolce e innocente ragazzina che si rivela essere una psicopatica senza scrupoli.  Insomma,  un cast di pazzi scatenati che vi faranno dubitare della vostra sanità mentale.  Ah, e non dimentichiamoci di Bad Bunny,  che nel ruolo del Lupo ci regala un’interpretazione intensa e commovente (forse un po’ troppo per un film del genere,  ma chi siamo noi per giudicare?).

Avete mai desiderato fare un viaggio in treno indimenticabile?  “Bullet Train” vi offre questa possibilità,  ma  attenzione:  il  biglietto  è  di  sola  andata!  A  bordo  di  questo  treno  proiettile  giapponese,  un  gruppo  di  killer  si  sfida  in  una  serie  di  scontri  all’ultimo  sangue.  L’ambientazione  è  claustrofobica  e  adrenalinica,  e  i  colpi  di  scena  sono  sempre  in  agguato.  Insomma,  un  viaggio  che  vi  terrà  con  il  fiato  sospeso  fino  all’ultima  fermata.

Tra una sparatoria e una battuta sardonica, “Bullet Train” riesce a stupirci anche con qualche spunto di riflessione sulla vita e sul destino. I personaggi, pur essendo un concentrato di follia e imprevedibilità, ci ricordano che siamo tutti in cammino verso una forma di redenzione, che si tratti di affrontare i fantasmi del passato, di cercare la pace interiore o di trovare il proprio posto nel mondo. E forse, proprio come Ladybug (Brad Pitt) impara a fare con la sua “sfortuna”, anche noi dovremmo imparare ad accettare l’imprevedibilità della vita e a lasciar andare le nostre ossessioni. Insomma, “Bullet Train” non è solo un film divertente, ma anche un piccolo viaggio filosofico a bordo di un treno proiettile.

Prince che finge di essere spaventata

Un plauso anche alla colonna sonora di Dominic Lewis,  che con la sua energia e varietà accompagna in modo perfetto le avventure dei personaggi a bordo del treno.  Non  mi  aspettavo  un  mix  così  vario  e  originale,  che  spazia  dal  rock  alla  musica  tradizionale  giapponese.  E  devo  dire  che  ci  sta  alla  grande,  perché  contribuisce  a  creare  un’atmosfera  unica  e  coinvolgente.

Tuttavia,  qualche nota stonata c’è.  Yuichi e suo padre,  pur essendo interpretati da attori di talento,  finiscono per essere un po’ troppo stereotipati.  Sembrano usciti da un  vecchio  film  di  samurai,  con  il  loro  codice  d’onore  e  la  loro  sete  di  vendetta.  Anche  Morte  Bianca,  il  boss  della  mafia  russa,  è  un  po’  una  caricatura,  con  il  suo  aspetto  minaccioso  e  il  suo  accento  forzato.  Infine,  pur  apprezzando  la  scena  finale  con  Lemon  che  guida  il  furgone  dei  mandarini,  non  posso  nascondere  una  certa  delusione  per  la  fine  di  Prince.  Un  personaggio  così  interessante  avrebbe  meritato  un  destino  migliore.

Nel  complesso,  “Bullet  Train”  è  un  buon  film,  ma  non  un  capolavoro.  Con  qualche  accorgimento  in  più,  avrebbe  potuto  essere  un  vero  e  proprio  cult.  Ma  ehi,  chi  se  ne  frega?  L’importante  è  divertirsi,  no?

Consiglierei  questo  film  a:

  • Chi ama i film d’azione con una spolverata di umorismo nero e personaggi fuori di testa.
  • Chi non si spaventa di fronte a un po’ di sana follia e a qualche situazione assurda.
  • Chi apprezza i film con un ritmo frenetico e una trama ricca di sorprese.

Non  consiglierei  questo  film  a:

  • Chi cerca un film d’azione serio e realistico, con una trama profonda e personaggi psicologicamente complessi.
  • Chi non ha un buon senso dell’umorismo e si scandalizza facilmente.
  • Chi soffre di mal di mare e non sopporta i treni ad alta velocità.

Trailer Italiano

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Jolt: La rabbia femminile che scuote il sistema (recensione) https://reviewjunkie.net/jolt-la-rabbia-femminile-che-scuote-il-sistema-recensione/ https://reviewjunkie.net/jolt-la-rabbia-femminile-che-scuote-il-sistema-recensione/#respond Mon, 11 Nov 2024 21:56:47 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=656 ⭐⭐⭐ In “Jolt”, Kate Beckinsale interpreta Lindy Lewis, una donna che lotta contro un disturbo esplosivo intermittente. Il film solleva

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In “Jolt”, Kate Beckinsale interpreta Lindy Lewis, una donna che lotta contro un disturbo esplosivo intermittente. Il film solleva interrogativi sulla percezione sociale della rabbia femminile, evidenziando un doppio standard nel modo in cui la società reagisce alla rabbia femminile rispetto a quella maschile.

Lindy Lewis (una straordinaria Kate Beckinsale) soffre di un disturbo esplosivo intermittente: la minima provocazione scatena in lei una furia incontenibile. Per controllarsi, indossa un giubbotto elettroshock, una gabbia per la sua rabbia. Ma sotto questa corazza, Lindy è una donna fragile che desidera solo una vita normale. Kate Beckinsale riesce a rendere appieno la complessità di questo personaggio combattuto.

Jolt” non si limita a essere un action movie adrenalinico con una protagonista badass. “Jolt” va oltre la semplice azione e propone una critica al modo in cui la società affronta la rabbia, in particolare quella femminile. Lindy, costretta a reprimere la propria rabbia, rappresenta la frustrazione di molte donne che si sentono soffocate da un mondo che le vuole docili e sottomesse. “Jolt” denuncia questa ingiustizia, mostrando come la rabbia femminile venga vista come una pericolosa anomalia, mentre la violenza maschile è spesso tollerata o persino glorificata. Un doppio standard che il film ci invita a mettere in discussione.

Jolt” non è solo un film di botte e sparatorie. È anche un’opera che sa usare il linguaggio cinematografico per amplificare le emozioni e le tematiche della storia. “Jolt” è un film che pulsa di energia, e gran parte del merito va alla regia di Tanya Wexler, che riesce a dimostrare grande versatilità nella regia, passando con disinvoltura dalle scene d’azione più concitate ai momenti di introspezione più delicati. I combattimenti sono coreografati con maestria e ripresi con uno stile frenetico che ci tiene incollati allo schermo. Ma la regista sa anche creare atmosfere suggestive e intime, giocando con luci e ombre per dare profondità ai personaggi e alle loro emozioni.

E come dimenticare la colonna sonora? Un elemento fondamentale per creare l’atmosfera adrenalinica e al tempo stesso emozionante di “Jolt“. Dominic Lewis, compositore britannico noto per il suo lavoro in film come “Money Monster”, firma una soundtrack eclettica e coinvolgente. Sonorità orchestrali epiche si alternano a ritmi elettronici e rock. Brani come “Far from Normal” e “Bathroom Bitch” accompagnano con perfetta sincronia le esplosioni di rabbia e i momenti di tensione del film. Contribuendo a creare un’esperienza audiovisiva davvero immersiva.

Jolt” ci cattura fin da subito, trascinandoci in una spirale di violenza e vendetta insieme a Lindy. Pur non presentando una trama particolarmente originale, il film riesce a intrattenere e a far riflettere su temi importanti come la rabbia femminile e il doppio standard della società. Pur essendo un film godibile, “Jolt” presenta qualche debolezza nella caratterizzazione dei personaggi secondari, che risultano un po’ stereotipati. Il finale aperto, invece di chiudere il cerchio narrativo, sembra quasi un escamotage per aprire la strada a un sequel non necessario.

In definitiva, “Jolt” è un film che intrattiene con intelligenza e offre spunti di riflessione non banali. Pur non essendo esente da difetti, come una certa prevedibilità nella trama e personaggi secondari poco approfonditi, il film riesce a distinguersi. Grazie a un’ottima interpretazione di Kate Beckinsale, scene d’azione ben coreografate e una critica sociale sottile ma efficace.

Jolt” è un film consigliato a:

  • Amanti del genere action, in cerca di un film con una protagonista femminile forte e scene di combattimento spettacolari.
  • Chi apprezza le commedie nere con un tocco di humor sarcastico.
  • Spettatori interessati a film che offrono spunti di riflessione sulla società e sul ruolo delle donne.

Jolt” potrebbe non piacere a:

  • Chi cerca un film d’azione con una trama originale e imprevedibile.
  • Chi preferisce film con personaggi secondari ben sviluppati e approfonditi.
  • Chi è infastidito dalla violenza, anche se non eccessiva.

Trailer Ufficiale

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Altered Carbon: un viaggio tra corpi vuoti e anime immortali https://reviewjunkie.net/altered-carbon-un-viaggio-tra-corpi-vuoti-e-anime-immortali/ https://reviewjunkie.net/altered-carbon-un-viaggio-tra-corpi-vuoti-e-anime-immortali/#respond Thu, 07 Nov 2024 21:15:53 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=583 ⭐⭐⭐ Un futuro distopico, corpi intercambiabili e una tecnologia che sfida la morte. “Altered Carbon” ci porta in un viaggio

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Un futuro distopico, corpi intercambiabili e una tecnologia che sfida la morte. “Altered Carbon” ci porta in un viaggio cyberpunk ricco di azione, intrighi e passioni proibite.

“Altered Carbon” è una serie Netflix che ci porta dritti nel cuore di un futuro cyberpunk, ispirato ai romanzi di Richard K. Morgan. Immaginate un mondo dove la morte è stata sconfitta, almeno per i più ricchi.

Bay City

La storia si svolge nella Bay City del 2384, una versione futuristica e distorta di San Francisco. Grattacieli altissimi si innalzano verso il cielo plumbeo, mentre le strade sono un labirinto di luci al neon e insegne olografiche. L’aria è densa di smog e odori chimici, un mix nauseabondo di profumo cheap e pioggia acida.

Bay City è una città di contrasti, divisa tra l’opulenza sfrenata dei Matusalemme, che vivono in torri dorate, e la miseria dei comuni mortali, costretti a sopravvivere nelle zone basse della città. In questo scenario decadente e affascinante, seguiamo le vicende di Takeshi Kovacs, un ex soldato riportato in vita dopo 250 anni. Kovacs si risveglia in una nuova “custodia”, un corpo che non gli appartiene, con una missione pericolosa da compiere.

La sua missione? Risolvere l’omicidio di Laurens Bancroft, un riccone immortale, qui vengono chiamati “Matusalemme” (Mat), individui la cui coscienza è stata digitalizzata e resa eterna grazie alla tecnologia delle “pile corticali”. Praticamente, un upgrade niente male rispetto al solito backup su iCloud!

Kovacs e Matt

La prima stagione è un vero e proprio pugno nello stomaco. Trama avvincente, colpi di scena a ogni angolo e personaggi indimenticabili che ti si stampano in testa. Kovacs, con il suo passato da ribelle, un sarcasmo affilato come una katana e un codice morale ambiguo, è un protagonista con i controfiocchi. Joel Kinnaman lo interpreta alla grande, con quell’aria da duro e quello sguardo tormentato che non guasta mai. Al suo fianco troviamo la detective Kristin Ortega, interpretata dalla bellissima Martha Higareda. Tra i due l’attrazione è palpabile fin da subito, e non ci metterà molto a trasformarsi in passione. Preparatevi, perché Kristin Ortega saprà regalarci momenti incredibilmente hot!

“Altered Carbon” non è solo esplosioni, sparatorie e inseguimenti tra i grattacieli di Bay City. Sotto la superficie scintillante di effetti speciali e azione cyberpunk, si nasconde una riflessione profonda su cosa significhi essere umani in un mondo dove la tecnologia ha ridefinito i confini della vita e della morte.

Kovacs e Ortega

La serie ci catapulta in un futuro dove la mortalità è diventata una questione di classe sociale. I ricchi, grazie alle pile corticali, possono trasferire la loro coscienza in nuovi corpi, “custodie” di lusso, e vivere praticamente in eterno. Ma cosa succede a chi non può permettersi questo privilegio? “Altered Carbon” ci mostra il lato oscuro di questa immortalità a due velocità, un mondo diviso tra l’élite dei Matusalemme, che si crogiolano nel loro potere senza fine, e la massa dei “mortali”, condannati a una vita precaria e spesso violenta.

E in mezzo a questa inquietante distopia, la serie ci spinge a interrogarci sul valore della vita, sull’identità e sul confine sempre più labile tra corpo e anima. Cosa resta della nostra umanità quando possiamo cambiare involucro a piacimento? E cosa succede alla nostra anima quando il corpo diventa solo un accessorio usa e getta?

E in tutto questo, dove si colloca il nostro Kovacs? Beh, lui non è certo il tipo che se ne sta con le mani in mano. Con il suo passato da Spedi, un guerriero ribelle che ha sfidato il sistema, si ritrova invischiato in un gioco pericoloso, fatto di intrighi, tradimenti e cospirazioni. Non solo dovrà vedersela con potenti nemici che cercano di eliminarlo, ma dovrà anche fare i conti con i fantasmi del suo passato, con le scelte difficili e i traumi che lo tormentano.

La seconda stagione, però, è un po’ come un aggiornamento software andato male. Anthony Mackie prende il posto di Kinnaman nei panni di Kovacs, e, diciamocelo, il cambio di custodia non è dei migliori. Mackie è un bravo attore, ma manca di quella grinta e di quel cinismo che facevano di Kovacs un personaggio così iconico. È come se avessero trasferito la sua pila corticale in una custodia di seconda mano, un po’ difettosa.

Trent’anni sono passati dalla prima stagione, e “Altered Carbon” ci porta su Harlan’s World, il pianeta natale di Kovacs. È qui che spera di ritrovare Quellcrist Falconer (Renée Elise Goldsberry), il suo grande amore e leader degli Spedi. La sua scomparsa lo tormenta ancora, e non si darà pace finché non avrà scoperto la verità.

Harlan’s World però non è il paradiso che Kovacs ricordava. Conflitti e tensioni dilaniano il pianeta, e l’atmosfera è pesante, quasi irrespirabile. Le foreste pluviali, un tempo rigogliose, sono ora segnate da incendi e cicatrici, mentre l’aria è satura dell’odore acre di fumo e polvere da sparo. Kovacs si ritrova subito in pericolo, braccato da nuovi nemici, come il colonnello Carrera, un militare spietato che sembra uscito da un incubo.

Quellchrist Falconer

Fortunatamente, Kovacs non è solo. Incontra Trepp, una cacciatrice di taglie tosta e indipendente, che si rivelerà una preziosa alleata. Trepp è un personaggio che ho apprezzato molto: coraggiosa, leale e con un senso dell’umorismo tagliente. Peccato che non abbia avuto più spazio nella serie!

A questo punto, devo ammettere che la seconda stagione mi ha un po’ deluso. La trama, a tratti confusa, non mi ha convinto del tutto. Le sottotrame non sono sempre interessanti, e alcuni nuovi personaggi, come Carrera, sono stereotipati e poco approfonditi. Anche l’azione, pur essendo spettacolare, non riesce a compensare la mancanza di quella complessità e di quel guizzo narrativo che avevano reso la prima stagione così speciale.

Nonostante i difetti della seconda stagione, “Altered Carbon” resta una serie che consiglio a tutti gli amanti della fantascienza cyberpunk e delle atmosfere alla Blade Runner. La prima stagione è un capolavoro, da 4/5 stelle. La seconda, un po’ meno, ma comunque godibile, da 3/5 stelle.

Consigliata a chi:

  • Ama la fantascienza cyberpunk e le atmosfere alla Blade Runner.
  • Gradisce le trame complesse e i personaggi sfaccettati.
  • Non è alla ricerca di una serie leggera e spensierata.

Sconsigliata a chi:

  • Si scandalizza facilmente.
  • Preferisce le storie d’amore sdolcinate (qui si parla di tutt’altro!).
  • Si annoia con le riflessioni filosofiche (preparatevi a usare il cervello!).

Trailer ufficiale

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Wu Assassins: azione, magia e qualche inciampo https://reviewjunkie.net/rewu-assassins-azione-magia-e-qualche-inciampo/ https://reviewjunkie.net/rewu-assassins-azione-magia-e-qualche-inciampo/#respond Sat, 02 Nov 2024 19:33:22 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=410 Wu Assassins, la serie di Netflix che combina kung-fu e sovrannaturale, inizia con tutti gli ingredienti giusti per un’avventura piena

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Wu Assassins, la serie di Netflix che combina kung-fu e sovrannaturale, inizia con tutti gli ingredienti giusti per un’avventura piena di adrenalina. Siamo a Chinatown, con un protagonista che scopre di essere l’ultimo di una linea di guerrieri mistici incaricati di fermare forze oscure che minacciano l’umanità. Tuttavia, sebbene lo show cerchi di bilanciare azione e magia, fatica a tenere incollato lo spettatore fino alla fine.

Un intreccio troppo ambizioso?

La trama segue Kai Jin, interpretato da Iko Uwais, che diventa il prescelto “Wu Assassin”, destinato a combattere cinque nemici dotati di poteri elementali. Certo, l’idea è accattivante, ma qui le cose si fanno confuse. I poteri mistici dei personaggi mancano di una vera logica e spesso sembrano buttati lì solo per stupire. La magia, più che arricchire, rende tutto poco credibile, come se il lato sovrannaturale fosse solo una scusa per giustificare l’azione.

Narrazione a singhiozzo

I primi episodi partono bene, con scene di combattimento spettacolari e un ritmo che tiene incollati. Ma a metà stagione la serie cambia marcia, e non in meglio. La trama si fa affrettata, con uno sviluppo dei personaggi praticamente assente. Kai e i comprimari sembrano pedine spostate a caso, senza un percorso ben definito. E gli eventi che si susseguono diventano così rapidi da sembrare forzati, togliendo valore anche ai momenti chiave​.

Combattimenti che non deludono

Nonostante i difetti, c’è un motivo per cui vale la pena dare una possibilità a Wu Assassins: i combattimenti. Le scene d’azione sono realizzate con cura, grazie alla bravura di Iko Uwais, che dà il meglio di sé nelle sequenze marziali. Ogni scontro è girato con stile, con colpi puliti e coreografie mozzafiato che rendono omaggio al cinema d’azione asiatico. Insomma, se ti piace l’azione pura, questo è un punto a favore​.

Atmosfera e colonna sonora: una scelta discutibile

Anche l’atmosfera sembra voler attirare un pubblico giovane, con una colonna sonora pop e hip-hop che, sebbene moderna, sembra stonare con il contesto mistico della serie. Questo mix contribuisce a creare una certa dissonanza: invece di amplificare l’esperienza, la musica finisce per distrarre, dando alla serie un tono un po’ forzato e incoerente​.

Conclusione: un intrattenimento leggero, ma dimenticabile

In definitiva, Wu Assassins si rivela un’occasione sprecata. È una serie perfetta per chi vuole solo svagarsi senza troppe pretese, magari con qualche scena d’azione ben coreografata. Ma per chi cerca una trama solida e personaggi ben sviluppati, risulterà un po’ deludente. Un “passatempo” che, tra un combattimento e l’altro, lascia più l’impressione di un prodotto incompleto che di una serie memorabile.

Per il momento è tutto, vi lascio al trailer. Ci vediamo alla prossima recensione su Review Junkie!

Voto finale: 3/5

Se sei disposto a chiudere un occhio sulla trama e ad accontentarti di combattimenti ben realizzati, Wu Assassins potrebbe fare al caso tuo. Se invece cerchi qualcosa di più solido, ci sono scelte migliori là fuori.

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The Gentlemen (Netflix 2024) https://reviewjunkie.net/the-gentlemen-netflix-2024/ https://reviewjunkie.net/the-gentlemen-netflix-2024/#respond Sat, 11 May 2024 12:12:59 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=267 Cosa hanno in comune un barone, un pollo ed una narcotrafficante? Sono i protagonisti di The Gentlemen, serie TV Netflix

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Cosa hanno in comune un barone, un pollo ed una narcotrafficante? Sono i protagonisti di The Gentlemen, serie TV Netflix uscita nel 2024.

Recensione breve: c’è Giancarlo Esposito! Scherzi a parte, per me qualsiasi produzione in cui compaia lui è automaticamente un must-see, sin dai tempi di Breaking Bad. Qui viene affiancato da Theo Jones, che personalmente ho apprezzato nella serie di Film Divergent.

La storia inizia con Eddie, ufficiale dell’esercito, che viene richiamato nella sua tenuta in occasione della morte del padre. Qui si ricongiungerà con suo fratello Freddy, sua sorella Charlotte e sua madre Sabrina, baronessa di Halatead. Si avete capito bene, perché il padre non è nient’altro che Archibald, barone di Halstead.

Fabbrica di droga nascosta sotto la tenuta

Alla lettura del testamento arriva la sorpresa, invece che al fratello maggiore scansafatiche Freddy, il barone ha lasciato tutti i suoi titoli e averi a Eddie. Peccato che abbia dimenticato di avvisarlo che sotto la loro tenuta è gestito un vero e proprio impero della droga!

Eddie farà ben presto la conoscenza di Susie Glass, figlia del boss Bobby Glass, attualmente in carcere. Nonostante non abbia alcuna voglia di piegarsi, lo fa per proteggere la sua famiglia, cercando nel frattempo di contrattare una via di uscita.

Susie non sarà semplicemente una cattiva, ma si comporterà più come una sorta di mentore per Eddie, aiutandolo anche in varie occasioni al limite del dramma/commedia. Come quando Freddy, sommerso dai debiti, si troverà costretto ad implorare pietà al suo strozzino, grazie alla mediazione di Susie. Purtroppo quest’ultimo lo costringerà a vestirsi e comportarsi da pollo, per girare un video ed umiliarlo pubblicamente. Tuttavia qualcosa va storto e… non vi spoilero nulla tranquilli!

Freddy vestito da pollo

Ovviamente non mancheranno i concorrenti, fra i quali spicca un facoltoso boss, noto sopratutto per i suoi modi raffinati ed eleganti. Sto parlando di Stanley Johnston, interpretato da un Giancarlo Esposito nel pieno della sua forma. Deciso ad impadronirsi a tutti i costi dell’impero dei Glass, passerà gran parte del tempo a sabotare le operazioni dei nostri protagonisti.

Come potrei non parlare, poi, di Bobbie Glass. Il boss dell’impero, padre di Susie, ci viene presentato in “carcere”. Lo scrivo fra virgolette, perché più che un carcere sembra un enorme resort di lusso, con enormi spazi privati, maggiordomo e cuoco privato. È un personaggio tutto d’un pezzo, un boss d’altri tempi, deciso a fare di tutto perché il suo impero non finisca con lui.

Fra sparatorie, torture, agguati e tradimenti, Eddie si rende conto che forse quel mondo non gli è tanto distante, e chissà… Ne vedremo delle belle.

Stanley Johnston, aka Giancarlo Esposito

Fra scene d’azione, situazioni al limite della commedia, intrighi, tradimenti e colpi di scena, The Gentlemen riuscirà a tenervi incollati davanti al TV dall’inizio alla fine.

Per il monento è tutto, adesso vi lascio al trailer. Ci vediamo alla prossima recensione su Review Junkie!

The Gentlemen (Netflix 2024) – Trailer Italiano

Voto: 5 stelle

Sintesi: Un’eredità inaspettata farà scoprire al protagonista che forse, fare il boss del crimine, non gli dispiace così tanto. Un Giancarlo Esposito in ottima forma, un Theo Jones che convince nel ruolo di Eddie. Fra scene d’azione, comiche, intrighi, tradimenti e colpi di scena, rimarrete incollati davanti alla TV dall’inizio alla fine.

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Bandidos (Netflix 2024) https://reviewjunkie.net/bandidos-netflix-2024/ https://reviewjunkie.net/bandidos-netflix-2024/#respond Thu, 09 May 2024 17:06:54 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=239 Un tesoro Maya, gangster, mare, spiagge e belle pupe. Ecco in una riga la recensione di Bandidos, la nuova serie

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Un tesoro Maya, gangster, mare, spiagge e belle pupe. Ecco in una riga la recensione di Bandidos, la nuova serie Netflix.

Miguel fatica a trovare la sua strada, ha trascorso la sua infanzia con suo padre Juan famoso archeologo, che aveva però più a cuore le proprie ricerche, che crescere il proprio figlio. Ancora oggi gli preferisce il suo pupillo Ariel, proprietario di un museo, non facendo così altro che aumentare le sue insicurezze.

Al momento lavora a tempo perso come receptionist per un resort di lusso, mentre nel tempo libero si diverte a truffare i turisti con imitazioni di antiche statuetta Maya. Non senza l’aiuto di suo zio Wilson, abile falsario, che ufficialmente gestisce un’agenzia di viaggi.

Lili e Miguel in abiti eleganti, a braccetto

Non ha mai dimenticato la storia con Lili, ragazza dalla bellezza mozzafiato, che purtroppo era troppo presa dal fare la truffatrice. Al momento in fuga per aver truffato la persona sbagliata.

C’è poi Lucas, figlio dei proprietari del resort, un vero genio dell’informatica. Ha passato la maggior parte della vita chiuso nella sua camera, i genitori troppo presi dai loro viaggi, e non sa cosa voglia dire davvero vivere. Fino a quando non incontrerà Citlali, piccola ladruncola di città ed esperta in immersioni, con una madre ed una sorella a cui badare. Lei gli insegnerà che forse c’è qualcos’altro nella vita per cui valga la pena di svegliarsi al mattino.

Abbiamo poi Inés, detective per la polizia Messicana, che si ritrova a combattere da sola contro una giustizia corrotta, contro un marito che a tutti i costi vuole portarle via il figlio.

Ed infine c’è Octavio, un ex ufficiale dell’esercito, ritirato a vita privata. Vive nella sua barca, con la sua solitudine a fargli da compagnia.

Questa è la combriccola di Bandidos. Che ci crediate o meno tutti questi personaggi si ritroveranno insieme per andare alla ricerca di un tesoro perduto dei Maya. Sul loro percorso troveranno uno spietato assassino, con la faccia bruciata, ed il suo esercito di sicari.

Non mancheranno colpi di scena spettacolari, scene di azione alla rambo, torture, intrighi amorosi, ed un umorismo fin troppo macabro in alcuni frangenti.

Un plauso a parte va alle ambientazioni, veramente molto belle. L’intera serie è stata girata nella penisola dello Yucatan, fra spiagge mozzafiato, cascate, laghi e grotte. Lo stesso resort in cui lavora Miguel è spaventosamente enorme e lussuoso.

Resort in cui lavora Miguel, con vista della piscina

Non correrete il rischio di addormentarvi con Bandidos, che mi sento di consigliare, se siete fan del genere Azione/Avventura.

Adesso vi lascio al trailer, per il momento da Review Junkie è tutto!

Trailer Bandidos in italiano

Voto: 4 stelle

Sintesi: Un’accozzaglia male assortita di canaglie alla ricerca di un antico tesoro Maya. Buono sviluppo della trama, buon ritmo ed ottime ambientazioni.

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Rebel Moon pt.2 – La sfregiatrice (Netflix 2024) https://reviewjunkie.net/rebel-moon-pt-2-la-sfregiatrice-netflix-2024/ https://reviewjunkie.net/rebel-moon-pt-2-la-sfregiatrice-netflix-2024/#respond Sat, 04 May 2024 21:10:17 +0000 https://reviewjunkie.net/?p=77 In questo Rebel Moon pt.2 – La sfregiatrice, Kora (insieme ai suoi nuovi compagni) farà ritorno a Veldt, per preparare

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In questo Rebel Moon pt.2 – La sfregiatrice, Kora (insieme ai suoi nuovi compagni) farà ritorno a Veldt, per preparare gli abitanti a difendersi dall’impero.

Se non avete capito di cosa sto parlando, vi conviene subito andare a recuperare il primo capitolo.

Nel cast di personaggi faranno ritorno: Gunnar, il Generale Titus, Tarak, Nemesis, Milieus, Jimmy (il robot) ed a sorpresa Atticus Noble.

In questo secondo capitolo non ci sarà spazio per l’avventura, in quanto i nostri protagonisti saranno impegnati, insieme agli abitanti di Veldt, nella battaglia contro l’ammiraglio Atticus Noble e la sua astronave “Occhio del re”.

Quest’ultimo vuole vendicarsi della sconfitta subita nel primo capitolo, convinto forse di trovare ancora lo stesso villaggio di contadini che aveva lasciato.

Non sa che, grazie al Generale Titus (che finalmente serve a qualcosa), i pacifici abitanti di Veldt sono adesso dei soldati pronti a combattere.

Non sa che, c’è un robot fedele al vecchio re che ha ritrovato la voglia di combattere.

In alcuni momenti, la sua eccessiva sicurezza può fare quasi pena allo spettatore, fino al suo inevitabile (e scontato) epilogo.

A questo punto mi domando, a che scopo riportare in vita un cattivo senza spessore come Atticus, per giunta senza nemmeno uno straccio di potenziamento.

Non sarebbe stato meglio approfondire di più il filone narrativo del malvagio sovrano dell’impero Balisarius?

Per dinci, la stessa battaglia si sarebbe potuta persino evitare se non fosse stata fatta questa scelta. Per stessa ammissione di Kora, la nave “Occhio del re” avrebbe dovuto far ritorno alla base senza un ammiraglio.

Un plauso va invece alla qualità delle scene di combattimento, sicuramente uno dei punti di forza del Film, insieme agli effetti speciali veramente molto curati.

Non mancano dei flashback di alcuni personaggi importanti, grazie ai quali potremo approfondire la loro storia. In particolare molto interessante quello di Kora, che finalmente ci rivelerà quale “crimine” ha commesso.

Che dire, tutto sommato un Film gradevole, anche se monotono nella trama, e che non aggiunge molti dettagli alla storia, se non per qualche sporadica rivelazione.

Personalmente spero che nel terzo capitolo si torni allo stile “avventuroso” del primo Film, che tanto mi era piaciuto.

Adesso vi lascio con il trailer di Rebel Moon pt.2 – La sfregiatrice, per adesso è tutto, ci vediamo alla prossima recensione su Review Junkie!

Voto: 3 stelle

Sintesi: Film di “guerra”, al contrario del primo capitolo. Non aggiunge molti dettagli alla storia. Cattivo di poco spessore. Belle scene di combattimento ed effetti speciali molto curati.

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